Criptovaluta (Italiano)

L’Asia copre quasi la metà del trading crypto globale

Gli studi di Messari hanno indagato il panorama crypto asiatico e hanno rilevato che la regione conta quasi la metà di tutta la vendita di beni digitali, vantando sei dei primi dieci più potenti unicorni di crypto.

La relazione, redatta dall‘analista Mira Christanto, afferma che Cina, Giappone, Corea, Hong Kong e Singapore sono in testa al mercato con profondi bacini di assorbimento di liquidità, sommando che anche altri paesi asiatici presentano una grande potenzialità di crescita.

“Con l’Asia a rappresentare il 60% della popolazione mondiale, le compagnie di infrastrutture di qualsiasi parte del mondo si interessano a sfruttare il potenziale di questo mercato in crescita”.

La Cina occupa una posizione leader anche per quanto riguarda le transazioni di maggiori volumi, ha poi aggiunto il rapporto;

“L’Asia dell’Est (soprattutto la Cina) è predominante per quanto riguarda i traffici più grossi, con il 90% di tutti gli affari che superano i 10.000 USD”. L’Asia dell’Est si impegna in un volume maggiore di contrattazioni a breve termine su un più ampio spettro di titoli, rispetto al Nord America, che si concentra principalmente sulle posizioni a lungo temine di Bitcoin”.

Riprendendo i dati di Chainalysis, il bilancio afferma che nei 12 mesi sino a giugno 2020 l’Asia ha raggiunto il 43% dell’attività mondiale di crypto, vale a dire quasi 300 miliardi di USD di transazione. Solo l’attività di crypto in Asia è uguale a quella degli Stati Uniti ed Europa messi insieme, ha aggiunto Christanto.

Nel recente rally del mercato delle tecnologie crypto ci sono stati numerosi selloff durante la riunione di trading asiatica che ha dato il via ad un brillante commento sui social media crypto sull’influenza dei mercati della zona.

Nel rapporto è stato constatato che, dei 20 maggiori progetti token, più del 40% della patrimonializzazione del mercato ha origine in Asia. Le aziende della stessa regione rappresentano il 94% dei futures di BTC.

“Alla chiusura del 2019, sei dei dieci crypto più grandi del pianeta si trovavano in Asia”.

Esse erano Binance, Bitmain, Canaan, Block.one, Ebang e Liquid – con una metà di quelle strettamente legate alle mining Bitcoin. La Cina oggi controlla il 65% del tasso di hash rate di BTC, ma anche la Malesia sta entrando nella top five e, grazie ai suoi favolosi costi dell’elettricità, costituisce il 4,33% dell’hash rate globale. Sebbene lo Stato eserciti costantemente pressioni sulla regolamentazione, la Cina si è imposta come un hub a blockchain.


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Adeline Gibbs (Italy)

Adeline Gibbs è una scrittrice e una collaboratrice vitale di Tokenhell. Rimane sempre aggiornata con gli ultimi avvenimenti nel mondo delle criptovalute.

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